“Il sommo della raffinatezza è vendere milioni di libri
e non essere letto.”
Amélie Nothomb
Fonderia Mercury - RSI
Tratto dal romanzo di Amélie Nothomb
Adattamento e Regia: Sergio Ferrentinocon: Dario Penne, Cinzia Spanò, Daniele Ornatelli, Alessandro Castellucci, Roberto Recchia e Maurizio PellegriniMusiche Originali: Gianluigi CarloneFonico: Davide TavolatoAssistente alla regia: Roberto RecchiaAssistente di produzione: Monica De Benedictis
Il primo folgorante romanzo di Amélie Nothomb, sagacemente incentrato sui meccanismi che governano la scrittura, è al tempo stesso un giallo appassionante e un trattato filosofico sull’arte dello scrivere (e del leggere). La vera protagonista finisce per la essere la parola scritta, il più paradossale dei concetti umani, che mentre sembra definire qualcosa in realtà ne decreta la usa vaghezza e la sua inafferrabilità. E se per il nostro protagonista“Il sommo della raffinatezza è vendere milioni di libri e non essere letti”, la grande intuizione della Nothomb è di trascinare nel gioco il lettore/ascoltatore costringendolo a fare i conti con il proprio modo di raffrontarsi con le parole. Fonderia Mercury non poteva farsi sfuggire un testo così denso e al tempo stesso così leggero, e affida all’inconfondibile voce di Dario Penne il ruolo dell’irresistibile protagonista, e a Cinzia Spanò quello dell’innarrestabile giornalista-inquisitrice.
Di Sergio Ferrentino
Pretéxtax Tach, ottuagenario premio Nobel per la letteratura, scopre di essere prossimo alla morte per una rara malattia. Dopo anni vissuti da misantropo, sempre rinchiuso nel suo appartamento e negandosi alla stampa, lo scrittore acconsente a concedere una serie di interviste. L’occasione si trasforma in un’esperienza umiliante per i primi tre malcapitati, schiacciati dal cinismo, dal sarcasmo e dall’incontestabile superiorità intellettuale del perfido scrittore. Ma nell’ultima intervista, non a caso condotta da una donna, le schermaglie verbali cedono il passo a un autentico gioco al massacro nel quale i ruoli di vittima e carnefice si ribaltano. I particolari inconfessabili che emergono dal passato e che lo scrittore aveva abilmente sepolto tra le righe dei suoi libri, finiranno per sorpassare il labile confine che separa la realtà dalla creazione letteraria.